Secondo la filosofia greca ogni cosa presente nel nostro mondo terreno è composta da 4 elementi:
ACQUA, FUOCO, ARIA, TERRA.
Un minerale, una pianta, un animale, una persona, differiscono fra di loro solo perché varia la quantità di un elemento rispetto ad agli altri.
I quattro elementi rappresentano prima di tutto uno stato della materia e precisamente:
TERRA = STATO SOLIDO
ACQUA = STATO LIQUIDO
ARIA = STATO GASSOSO
FUOCO = STATO RADIANTE
Nascono dalla combinazione di una coppia di qualità fondamentali:
TERRA = FREDDO SECCO
ACQUA = FREDDO UMIDO
ARIA = CALDO UMIDO
FUOCO = CALDO SECCO
Danno vita a 4 umori o temperamenti:
TERRA = MELANCONICO
ACQUA = FLEMMATICO
ARIA = SANGUIGNO
FUOCO = COLLERICO
Il prevalere di uno dei 4 umori permette di identificare un tipo specifico:
biotipo terra, biotipo acqua, biotipo aria, biotipo fuoco.
Il biotipo, quindi, è la natura individuale con la quale nasciamo.
Ogni biotipo è soggetto ad alcuni disturbi, predisposto a determinati cibi e precisi rimedi naturali.
Il temperamento perfetto deriva dall’equilibrio fra i 4 elementi, mentre la rottura dell’equilibrio determina l’insorgere delle malattie.
Ideatore della teoria dei 4 elementi fu il filosofo Greco Anassimandro nato il 610 a.c., ma a concepire la teoria umorale per spiegare l’insorgenza delle malattie fu Ippocrate due secoli dopo. A seguire, dando un ulteriore sviluppo,
fu Galeno (nato in Turchia il 130 d.c.) il fondatore della farmacia, che formatosi a Roma, fu il medico dell’imperatore Marco Aurelio.
La medicina di Ippocrate e Galeno, si basava su due metodiche di interventi:
DEI CONTRARI (esempio del caldo che si cura con il freddo e viceversa), impiegato quando la malattia era di origine esogena;
DI SOSTENTAMENTO di origine endogena, quando in una persona si riscontrava una debolezza costituzionale o una carenza e quindi si usavano rimedi che andavano a sostenere l’energia deficitaria.
Un popolare detto ayurveda recita:
“Il bravo medico non cerca di scoprire la
malattia di cui soffre il paziente, ma
piuttosto si preoccupa di conoscere a
fondo la natura del paziente che sta
esaminando per capire i suoi punti
di forza e debolezza”.
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